domenica 27 novembre 2011

Vola in Colombia

Collegamenti con l'Italia

Dopo la sospensione dei voli diretti, il Paese è raggiungibile con voli "Alitalia" (via Caracas).
Operano inoltre le Compagnie di bandiera " Avianca" (via Madrid), "Iberia" (via Madrid), "Air France" (via Parigi), nonché alcune compagnie statunitensi con scalo in USA via Miami, New York e Atlanta).


Compagnie aeree europee

Alitalia - Ufficio di rappresentanza
Calle 100 n. 19-61 – Ed. Empresarial 100, piso 11 - Uff. 1101 – Bogotà
Tel. (0057-1) 6356915 / Fax: 6910584
Aeroporto El Dorado: 4135140 / Fax:  4139500
Sito web http://www.alitalia.it/ / E-mail: info@ospasa.com
  
Air France 

Carrera 9A n. 99-07 - Torre 1, piso 5 - Bogotà
Tel. (0057-1) 650 6002 / Fax 01 800 952 0451
Aeroporto El Dorado: 4139590 - 4135369
Sito web http://www.airfrance.fr/ / http://www.aifrance.com.co/ (per Colombia)

Iberia 

Carrera 19A n. 85-11 - Bogotà
Tel. (0057-1) 6166111 / Fax 2183733
Aeroporto El Dorado: 4139637 / Fax 4131715
Sito web http://www.iberia.com/

Compagnie aeree colombiane

Avianca  Carrera 7 n. 16-36 – Bogotá - Tel. (0057-1) 2431613 - 2811275 - 2811104 / Fax  4139771
Aeroporto El Dorado: 4138506 - 4013434
Sito web http://www.avianca.com/

Viaggiare in Colombia per Dicembre 2011: Prestate attenzione a queste informazioni

SICUREZZA

Numerose regioni della Colombia sono ancora caratterizzate dalla presenza di formazioni armate illegali e, sebbene le condizioni di sicurezza siano sensibilmente migliorate,  soprattutto nelle zone rurali, sono continuate - durante il 2011 – le azioni di matrice terroristica.
Il Paese è tuttora caratterizzato da alti indici di violenza soprattutto connessi all’attività di gruppi armati illegali (FARC, ELN, neo-formazioni paramilitari), e alla criminalità comune ed organizzata (narco - trafficanti). I dati statistici indicano un certo miglioramento della situazione con una significativa diminuzione del numero di omicidi e sequestri. L’attività della guerriglia, soprattutto contro obiettivi militari, continua tuttavia nelle aree rurali del Paese.

Zone a rischio: si sconsiglia di effettuare viaggi individuali e non organizzati (se non per motivi di lavoro) nelle zone rurali al confine con l’Ecuador (Nariño, Putumayo, Cauca, Caquetá) e con il Venezuela (Arauca, Norte de Santander, Cesar). Precarie le condizioni di sicurezza anche in altre zone del Paese quali l’Urabá antioqueño e la regione geografica del Magdalena Medio. Sconsigliato anche recarsi a Buenaventura (Dipartimento del Valle), dove si trova il maggior porto colombiano della costa del Pacifico.

Zone di cautela: in tutte le principali città (Bogotà, Medellìn, Cali, Barranquilla, Bucaramanga e Cucuta), ci sono quartieri in cui bisogna adottare particolare prudenza, mentre i quartieri residenziali sono considerati relativamente più sicuri.
Per quanto concerne i centri turistici della costa dei Caraibi (Cartagena e S. Marta) e dell’Eje Cafetero (dipartimento di Risaralda, Caldas, Quindio, Antioquia), nonostante si registri un aumento degli indici di sicurezza, si consiglia di adottare la massima cautela fuori dai percorsi turistici frequentati e vigilati, evitando le zone periferiche ed isolate. In talune località turistiche (Isole di San Andrés e Providencia e nella zona amazzonica di Leticia) non si registrano episodi di micro- criminalità.
Ai connazionali che intendono intraprendere un viaggio all’interno del Paese, specie nelle zone a rischio (ed in caso di tour non organizzati) si consiglia di contattare l'Ambasciata d'Italia a Bogotá o il Consolato Onorario più vicino (vedi elenco alla voce "Indirizzi utili") e di segnalare al momento dell’arrivo la propria presenza nel Paese nonché di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel Paese sul sito: http://www.dovesiamonelmondo.it/.  

Avvertenze
Si consiglia di:
- utilizzare prevalentemente voli aerei commerciali per gli spostamenti all'interno del Paese;
- utilizzare, nei viaggi via terra, ove necessari, solo le principali arterie;
- evitare spostamenti nelle ore notturne. Per maggiori informazioni sui percorsi consigliati dalle Autorità colombiane si consiglia di consultare la seguente pagina web: https://www.invias.gov.co/, link “Viajero Seguro”.
- cambiare valuta solo in Banche ed Agenzie autorizzate e di utilizzare i servizi “Bancomat” soltanto in aree protette (all’interno di agenzie bancarie e centri commerciali);
- portare con sé una fotocopia dei propri documenti di identità, lasciando il passaporto ed il biglietto di viaggio custoditi in luogo sicuro;
- evitare di esibire oggetti di valore (gioielli, orologi di marca ecc.) ed evitare di cambiare e/o trasportare ingenti quantità di denaro;
- muoversi preferibilmente accompagnati, evitando di trovarsi a piedi, specie la sera, in quartieri che possono presentare rischi per i turisti;
- usare misure di sicurezza (quali sicure delle portiere etc.) in caso di spostamenti in autovettura;
- non fermare taxi lungo le strade, ma prenotarli telefonicamente o prendere solo taxi autorizzati all’arrivo in aeroporto;
- non opporre alcuna resistenza in caso di aggressione, onde evitare il rischio di ferimento.

Il turista è generalmente considerato persona abbiente e può rappresentare un potenziale obiettivo per i delinquenti comuni e pertanto rischiare di trovarsi coinvolto nelle seguenti situazioni:
- scippi e aggressioni: avvengono specialmente nelle vicinanze di un Bancomat o all’uscita da una Banca o da un Ufficio cambi; si raccomanda pertanto la massima prudenza (ad esempio prelevare solo piccole somme di denaro e possibilmente farsi accompagnare);
- sequestri-lampo: si sono verificati casi di falsi tassisti (con targhe di taxi “clonate”) che costringono il passeggero ad usare la propria carta di credito per prelevamenti nei Bancomat fino ad esaurimento delle disponibilità (tale pratica è chiamata “paseo milionario”);
- furto attraverso uso di droghe: è utilizzata in particolare la scopolamina (alcaloide noto come “siero della verità”) da delinquenti per ridurre in stato di passività e soggezione le vittime che, sotto l’effetto della sostanza, sono costrette a compiere atti normalmente contrari alla loro volontà (es. consegna del denaro posseduto). Tale sostanza è inodore, incolore ed insapore e può essere facilmente somministrata sotto qualsiasi forma (bevande, dolci ed altri alimenti o tramite inalazione, tessuti impregnati, bombolette spray). Si consiglia pertanto di non accettare bevande ed altri alimenti da parte di persone sconosciute.
- furto di valuta: sono frequenti truffatori, travestiti da agenti di polizia, che costringono turisti ignari a consegnare valuta straniera per finti controlli della loro autenticità.
- spaccio di valuta falsa: i turisti che si lascino tentare da cambiavalute non autorizzati corrono il grave rischio non solo di ricevere moneta falsa, ma anche quello di restare coinvolti come complici nel reato di spaccio di valuta falsa;
- furto all'aeroporto (o alle stazioni di autobus): i luoghi particolarmente affollati da persone in transito si prestano all’attività dei borseggiatori e dei ladri di bagagli ai danni dei viaggiatori. Si raccomanda di non lasciare mai incustoditi i propri bagagli e soprattutto di prendere solo taxi autorizzati;
- trasporto di sostanze stupefacenti: sono ormai numerosi i casi di arresto di turisti, anche italiani, che hanno accettato di trasportare all’estero nel proprio bagaglio droga (in genere cocaina). 

SITUAZIONE CLIMATICA

Dallo scorso settembre, la stagione delle piogge ha provocato ingenti danni. I Dipartimenti al momento più colpiti sono Antioquia, Atlántico, Bolívar, Cauca, Cesar, Chocó Córdoba, Cundinamarca, Magdalena, Santander, Sucre e Valle del Cauca.
Notevoli i danni provocati dalle piogge anche al centro costiero di Cartagena de Indias, più frequentato dai turisti.
Si consiglia pertanto massima prudenza, soprattutto negli spostamenti via terra, assumendo informazioni sulle condizioni meteorologiche e di viabilità dall’Istituto di idrologia e meteorologia IDEAM (http://www.ideam.gov.co/) e dall’Istituto nazionale per la rete stradale INVIAS (http://www.invias.gov.co/).

Nel Paese sono attivi alcuni vulcani che possono riprendere la loro attività eruttiva anche improvvisamente (in particolare si segnala il vulcano Galeras). Si consiglia pertanto di assumere informazioni sull’attività dei vulcani vicini alle località che si intendono visitare - in particolare nella zona di Pasto (Dipartimento di Nariño, zona sud-occidentale del Paese) - consultando il sito http://www.ingeominas.gov.co/, il proprio agente di viaggio o l’Ambasciata d’Italia a Bogotà e di attenersi alle indicazioni di sicurezza eventualmente impartite dalle locali Autorità.

NORMATIVE LOCALI

Normativa prevista per detenzione e/o spaccio di droga: il traffico di sostanze stupefacenti è severamente punito in Colombia con pesanti pene detentive per coloro che trasportano, offrono o acquistano droga. I processi vengono normalmente celebrati con celerità solo in presenza di prove evidenti o di confessione (che consente la riduzione fino al 50% della pena). Va ricordato che le carceri colombiane non hanno in genere gli standard europei e che la scarcerazione (libertà provvisoria) può essere accordata solo quando siano già stati scontati due terzi della pena, con l’obbligo di restare nel Paese sino al termine della condanna.
Normativa locale prevista per abusi sessuali o violenze contro i minori: particolari condizioni di miseria e degrado sociale e familiare causano fenomeni di prostituzione minorile specie nelle località turistiche. Va ricordato che in Colombia i reati contro i minori vengono puniti severamente e potrebbero dar luogo anche a ricatti ed estorsioni da parte di bande criminali che controllano la prostituzione. Coloro che commettono all’estero reati contro minori (abusi sessuali, sfruttamento, prostituzione, pedofilia), vengono inoltre perseguiti al rientro in Italia in base alle Leggi in vigore nel nostro Paese.

In caso di problemi con le autorità locali di Polizia (stato di fermo o arresto) si raccomanda di non opporre resistenza né di polemizzare con gli agenti, ma di chiedere subito di poter telefonare all’Ambasciata ovvero al Consolato italiano più vicino per ogni opportuna assistenza.

A 12 anni era la mascotte delle Farc

I guerriglieri del Fronte armato rivoluzionario della Colombia (Farc) lo avevano soprannominato la ''Mascotte'', per la sua giovane eta' e per la sua bassa statura. A soli 12 anni e' il combattente piu' giovane delle Farc di cui si abbia notizia. Ha deciso di disertare dopo aver visto uccidere senza pieta' una compagna di lotta di appena 15 anni, conosciuta col nome di ''Tatiana'', accusata di essere un'infiltrata dell'esercito.
La ''Mascotte'' era stato arruolato nelle fila del Fronte 21, la compagnia Alfredo Gonzalez, che opera nella zona di Tolima, e del suo addestramento si era occupato un combattente anziano. Il suo compito era quello di occuparsi degli esplosivi, e proprio mentre stava posizionando alcune mine, una di queste era scoppiata danneggiandogli l'udito. Il bimbo ha detto alle autorita' di essere stato sottoposto a maltrattamenti, di essere stato costretto a bere alcol fino allo stordimento, e di aver deciso di lasciare le fila della guerriglia, dove e' rimasto per dieci mesi, dopo aver visto uccidere una compagna accusata di essere una spia. Il piccolo ha anche spiegato di essere stato convinto ad entrare nella guerriglia con la promessa di giochi, soldi e armi ed ha raccontato che altri bambini, reclutati dai guerriglieri contro la loro volonta', stanno vivendo ora la sua stessa tragedia.

Le reclute delle Farc - Bambini utilizzati dalla cucina al combattimento

Mentre l'UNICEF e il governo dicono che il legame dei minori con il conflitto tra stato e gruppi paramilitari è sempre più forte e potrebbe aumentare, The Spectator ha scoperto che il flagello non cede nel sud Tolima.Da qualche parte nelle montagne del Tolima, mimetizzati tra rami e stoppie, un gruppo di guerriglieri delle FARC accampa in mezzo alla selva. All'interno del gruppo di circa 60 ribelli, alcuni bambini eseguono diverse operazioni: alcuni diserbano, altri tagliano legna da ardere, altri cucinano, ascoltano la musica con piccole radioline, conversavano e contribuiscono a monitorare l'ambiente circostante.
Inizia la stagione delle vacanze e nello stesso luogo, in una zona a campo aperto, circa 10 sono minori, ognuno con il proprio fucile  accanto e indossano uniformi mimetiche o della polizia che chiaramente risultano notevolmente ampie di taglia, e prestano attenzione al discorso tenuto da un leader che appare di pochi anni d'età.
Sui loro volti anche se all'apparenza sembrano bambini timidi, un atteggiamento, freddo e distaccato li contraddistingue. In un angolo, molto tranquillo, c'è Camillo, che con una radio di comunicazione nelle sue mani presta attenzione alle parti che danno vari ordini ai diversi reparti dei guerriglieri. Scrive tutto quello che sente su un notebook per poi trasmettere una relazione al suo capo, alla fine della giornata.
Camilo, 16 anni, dice che si unì due anni fa alla guerriglia. Sognava di diventare un medico, ma appena ha terminato il quinto grado: ". Mio padre non aveva soldi per pagarmi gli studi".
Per lui era comune ai tempi della scuola ,vedere i guerriglieri sulle strade, a scuola, a casa o ovunque. A casa i ribelli ", hanno bevuto , mangiato e a volte si accostavano a dormire".
Alla sua giovane età, come molti bambini Colombiani, ha dovuto sopportare la fame, il freddo, la sete, le passeggiate lunghe e faticose, e come ogni adulto, la guardia di notte ...
Di fronte a lui , cucinando riso c'e' Maye. Lui ha 16 anni e dice di essersi unito alla guerriglia da dieci mesi . Inoltre, del gruppo fà parte anche James, che ha 15 anni ed  è in grado di raccontare il modo in cui forgiare un attacco. "Inizialmente uno si sente nervoso, ma dopo cominciato l'attacco l' unica cosa che si pensa è quella di non essere uccisi"
Le storie a freddo dei giovani sono il riflesso di una tragedia che ancora non si esaurisce nel paese. Per i guerriglieri, il gruppo armato legato alla guerra, non si tratta di bambini, ma bensì di "minori". Per la comunità internazionale, è una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario, una situazione che per coincidenza è stata denunciata ieri a Bogotà.
Il coordinatore della Segreteria Tecnica della Commissione intersettoriale, Beatriz Linares, ha rivelato:
- Il 100% del reclutamento dei minori è forzato. Il 15 % con l'uso delle armi e l '85% dalla disperazione.

Dall'anno 2009 sono stati svincolati 21 bambini dai gruppi armati illegali.

- I bambini,vittime del reclutamento hanno tra gli 8 ei 18 anni.

- Il 30 % delle ragazze che vengono arruolate, sono vittime di abusi sessuali.
- Il ICBF è servito a 3.850 bambini che hanno lasciato i ranghi.
- Le FARC sono il gruppo con più reclute minorenni all'attivo.


Reportage - Diario El Espectador

Catturati tre uomini che trasportavano base di coca in Bucaramanga

Tre uomini che apparentemente fanno parte delle truppe paramilitari sono stati catturati dal Gruppo Gaula de Santander durante le operazioni di ricerca e controllo militare nell'area urbana di Bucaramanga.
Gli eventi, che si sono verificati sul quartiere di San Francisco Piazza di Bucaramanga, ha permesso il sequestro di 7140 grammi di base di coca  per un valore di mercato vicino a 22 milioni di pesos (€ 9.000,00 ca). Gli arrestati sono stati messi a disposizione della Procura di Bucaramanga.

Continua lo sviluppo di operazioni offensive da parte delle truppe della Quinta Brigata contro le strutture criminali di gruppi al di fuori della legge, che svolgono attività illegali nella regione .

Uccisi ostaggi sequestrati dalla Farc dopo oltre un decennio di prigionia

Con sentimenti di profondo dolore, il Ministero della Difesa Colombiano comunica in data odierna al paese i nomi dei soldati che sono stati brutalmente assassinati dalle FARC, dopo essere stati tenuti in ostaggio per oltre un decennio.
Questi delitti dimostrano l'irrazionalità e la mancanza di rispetto per la vita, per i diritti umani ed il diritto internazionale umanitario da parte delle FARC e conferma la sua vocazione criminale.

Il colonnello YESID DUARTE EDGAR VALERO - Polizia di Stato. Rapito il 14 ottobre 1998 a Paujil, Caquetá

Maggiore Elkin Hernández Rivas - Polizia di Stato. Rapito il 14 ottobre 1998 a Pauji, Caquetá

Sergente MARTINEZ JOSE ESTRADA LIBIA - Esercito Nazionale di Colombia. Rapito il 21 dicembre 1997 in Patascoy - Nariño

 Sopraintendente Capo ALVARO MORENO - Polizia di Stato. Rapito il 9 dicembre 1999 a Curillo, Caquetá

Sradicati 48 ettari di coltivazioni illegali

Le operazioni di individuazione e sradicamento delle piantagioni sono state effettuate da otto reparti delle truppe dell'Esercito addestrate a mantenere l'offensiva contro le organizzazioni che operano al di fuori della legge.
Le piantagioni illegali sono state individuate nei dipartimenti di Santander, Norte de Santander, Valle del Cauca, Cauca, Vichada, Caquetá, Putumayo Antioquia, dove vengono distribuite le truppe della Seconda, Terza, e Quarta Divisione.

Le piantagioni appartenenti a bande criminali al servizio del traffico di droga e terroristi delle FARC, sono state sradicate manualmente dai militari.